Uno degli aspetti che più ho apprezzato di Copenhagen è che è una città a misura di famiglia.
Già a Stoccolma avevo notato questa estrema apertura nei confronti dei piccoli e dei loro accompagnatori, nonostante all’epoca non avessi figli.
Copenhagen riafferma questa supremazia tipica dei Paesi Scandinavi. Come pensano loro ai bambini, alle loro esigenze, e soprattutto, a come una famiglia possa passare del tempo di qualità insieme, non ce n’è per nessuno.
Sì, ma nel dettaglio cosa abbiamo visto che ci è piaciuto così tanto per noi tre?
Ecco qualche suggerimento per vivere la città danese come famiglia, ma non solo.
Rosenborg Slot e Kongens Have
La nostra scoperta di Copenhagen è partita da qui.
Siamo scesi alla fermata Nørreport e, dopo una breve passeggiata, siamo arrivati al Castello di Re Cristiano IV, il Rosenborg Slot.
Questo castello rinascimentale un tempo era la dimora reale, utilizzato per le occasioni ufficiali e come centro di raccolta dei vari cimeli di famiglia.
Oggi gli interni si possono visitare perché adibito a Museo, dove sono conservati i gioielli della Corona.
L’ingresso costa 105 DKK (circa 15€) per gli adulti, gratis fino ai 18 anni, ma noi, approfittando della splendida giornata di sole, abbiamo preferito restare all’aperto, nel parco che circonda il maniero, aldilà dell’antico fossato.
I Kongens Have sono i “Giardini Reali“, con i meravigliosi colori dell’autunno a far da cornice allo già splendido castello.
Sono un prezioso spazio verde nel cuore della città, tra i più antichi della Danimarca, fatti costruire nel XVII secolo da il re in persona.
Grandi e ben curati, a me è piaciuto moltissimo perdermi nella loro pace, tra aree adibite a coltivazioni di piante aromatiche in serra, giardini all’italiana, laghetti con papere, oche e salici piangenti.
I bambini sguinzagliati qui corrono e si scatenano come labrador da far sfogare. Direi che è l’ideale per farli addormentare😉
Strøget
È ufficialmente la strada dello shopping, da quello di lusso a quello più abbordabile (se si possono considerare abbordabili i prezzi dell’abbigliamento danese!) e non possono mancare i negozi di giocattoli.
I Paesi Scandinavi vantano un grande passato da artigiani dei giocattoli, soprattutto quelli in legno, e la Danimarca non fa eccezione.
Lungo lo Strøget si possono trovare un paio di negozi di alcuni dei marchi più famosi del paese: quello della Lego e quello della Faetter BR.
Lego e Faetter BR: storia e curiosità
C’era una volta una povera famiglia di falegnami che viveva nella campagna danese di Billund. Il decimo dei loro figli, Ole Kirk Kristiansen, avviò una piccola attività che produceva mattoncini di legno giocattolo durante gli anni della Grande Guerra, attività che prese il nome di Lego solo negli anni ’30.
Alla fine degli anni ’60 i giochi della Lego presero piede in tutto il mondo, alleggeriti ormai dall’impiego della plastica e venduti non solo durante le festività natalizie, bensì tutto l’anno.
Da allora nacquero anche parchi a tema, i Legoland, in Europa e persino negli Stati Uniti e in Malesia.
Una curiosità. Il nome Lego deriverebbe dal danese “Leg dogt“, ovvero “gioca bene“, mentre in latino una traduzione libera potrebbe essere “io metto insieme“.
A me pare una coincidenza felice, quando si dice il destino in un nome…
Nel negozio Lego sullo Strøget ci sono vere e proprie sculture, tra le quali quella di uno splendido drago di mattoncini verdi. Su una parete all’ingresso poi c’è tutta una carrellata di targhe che mostra come negli anni sia cambiato il logo Lego (scusate il gioco di parole).
L’altra marca di giocattoli made in Denmark è la Fætter BR ( “il Cugino BR”), iniziali di Børge Rasmussen il quale acquistò una piccola edicola a Roskilde negli anni ’50 insieme alla moglie. Presto i due coniugi si resero conto che gli articoli più venduti erano i giochi, quindi concentrarono le proprie energie solo su questi articoli.
Sullo Strøget c’è uno di questi giganteschi negozi che oltre a tutta una parte dedicata ai costumi di Halloween (visto il periodo) e all’ultimo cartone Pixar, Alla Ricerca di Dory, contiene una piccola giostra con i cavalli e una vasca pieni di mattoncini Lego con i quali i bambini possono dar sfogo alla loro fantasia. Un vero playground all’interno di un negozio… una cosa così solo a New York l’avevo vista…. Bellissimo.
Frederiksberg Have
L’appartamento dove abbiamo soggiornato si trovava qui, a Frederiksberg, l’unica collina di Copenhagen, un ex sobborgo di fabbriche, soprattutto di porcellane e birra (eravamo a due passi dalla Carlsberg), ora divenuto un quartiere borghese molto richiesto.
E’ caratterizzato da larghe strade, su tutte l’importante Gammel Kongevej, piena di negozi di articoli di design, boutique e ristoranti, soprattutto italiani. Ovunque vi imbatterete in tovaglie a scacchi rosse e bianche e in pizzerie dai nomi evocativi come Pescara o Piccolino.
Il Palazzo del principe Federico IV si trova all’interno del magnifico Frederiksberg Have, il grande parco che circonda questa residenza barocca costruita secondo i canoni architettonici italiani, elegantemente incorniciata da filari di tigli, laghetti, cascate, sentieri in collina.
In questo giardino si trova lo Zoo di Copenhagen, uno dei più antichi d’Europa.
Tra gli altri animali si possono trovare gli orsi polari, mentre il recinto del padiglione degli elefanti fu progettato dall’architetto Norman Foster.
Viste le recenti barbarie che hanno visto una giraffa uccisa e sezionata davanti ai bambini e quattro leoni assassinati, tra i quali due cuccioli di 10 mesi, per dar spazio a una nuova colonia di felini, abbiamo preferito evitare di andare a vederlo.
Il Frederiksberg Have comunque è una chicca. Ci avrei passato giornate intere.
Den Bla Planet
Al posto dello zoo siamo andati a “Il Pianeta Blu“.
Siamo andati di lunedì, che è anche il giorno in cui la biglietteria pratica orari più lunghi, dalle 10 alle 21, piuttosto che fino alle 17, come il resto della settimana. Il biglietto d’ingresso costa 25 euro circa per gli adulti, gratis per i bimbi fino ai tre anni.
Si trova vicino l’aeroporto di Copenaghen e c’è una stazione della metropolitana a soli 600 metri, Kastrup.
La struttura è stata inaugurata nel 2012 ed è completamente circondata da acqua. Ha una struttura a vortice che si ispira alle correnti marine e dal centro, dove è posizionata la biglietteria, si diramano ben tre braccia di acquari e vasche per un totale di sette milioni di litri d’acqua!

La visita è semplificata dalla suddivisione in tre sezioni/habitat: Oceano, Tropici, Nord Europa.
C’è la vasca delle lontre, che dà all’esterno, davanti al mare, due baffone dolcissime intente a rotolarsi in acqua o nei cubetti di ghiaccio. Ci sono le pulcinelle di mare, la piovra, un giardino tropicale dove svolazzano farfalle dalle magnifiche ali blu, tra coccodrilli e piranha, c’è la vasca degli squali, con una galleria trasparente dove è possibile sedersi per restarne circondati, una danza ipnotica e rilassante.

Molti i programmi pensati per i bambini, dall’incredibile valore educativo.
Ci sono biologi che danno lezioni divertenti per esempio durante la nutrizione degli squali. Ci si siede davanti alla loro immensa vasca mentre dall’alto una barca lancia loro cibo, tra i gridolini eccitati dei piccoli allievi.
Altri biologi nell’area tropicale permettono ai bambini di toccare aracnidi o invertebrati per imparare a rispettarli e a non averne paura (su di me non ha funzionato…) o, ancora, attraverso delle vasche aperte di acqua salmastra dove aiutano il bimbo a immergere le mani per sfiorare creature quali piccoli molluschi, granchi, stelle marine. Sami è impazzito!
Alla fine della gita avrete una tale fame che non potrete che mangiare qui. Volendo c’è una area picnic dove è possibile consumare cibo portato da casa. Altrimenti c’è la caffetteria, ma un po’ speciale. Si tratta del ristorante Øst, creato dal cofondatore del celebre ristorante Noma, a Christiania, lo chef stellato Claus Meyer.
I piatti proposti sono freschissimi e dalla forte tradizione scandinava, quindi zuppe di zucca, polpette di pesce, fish ‘n’chips (tra i più buoni mai mangiati, con una incredibile polvere di aceto sulle patatine fritte e guarnizione di asparagi selvatici), ma anche panini ripieni di straccetti di carne in salsa di rapa rossa e cipolla croccante, e le incredibili mousse al cucchiaio di Meyer.
Un’esperienza più che un pranzo. E gli stessi piatti sono presentati in porzione baby per i più piccoli.
Giardini di Tivoli
Come avevamo scritto nel primo post su Copenhagen, purtroppo lo abbiamo trovato chiuso per l’allestimento delle luci e delle decorazioni in previsione di Halloween. Ma non si può prescindere dal visitare i Giardini di Tivoli, specialmente se si viaggia con i bambini, e per questo non potevamo non inserirlo in questo articolo.
E’ uno dei parchi di divertimento più antichi d’Europa, aperto nel 1843, e comprende attività per tutti i gusti e tutte le età, dalle montagne russe stile old fashioned, a quelle più moderne e avventurose.
La sera i Giardini si vestono di luci e l’atmosfera deve essere fiabesca se già le foto che ho trovato su internet mi raccontano così tanto.

L’ingresso costa 110 DKK per gli adulti (circa 15 euro), gratis per i bambini. Si trova vicino la Stazione Centrale, a due passi dal City Hall e dal Palazzo di Christiansborg, sede del Parlamento danese.
Credo questi suggerimenti possano valere un po’ per tutti, non solo per chi viaggia con i bambini. Tuttavia, Copenhagen permette tante di quelle cose da fare che c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ci siete mai stati?
Io ero arrivata fino a Kastrup nel pomeriggio ma ho trovato l’acquario chiuso. Che peccato! Però è stata colpa mia, non avevo controllato gli orari ahahah
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‘nnaggia! Vabbè dai, te lo tieni per la prossima volta 😉
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Alessia avete fatto bene con giornate come quelle a non chiudervi in castelli o musei, i giardini e i parchi delle città nordiche sono tenuti benissimo, sono vissuti e non decadenti come i nostri (che mettono l’angoscia da film horror/thriller). Quindi se non fosse per i costi Copenhagen sarebbe una città a misura di famiglia con figli piccoli, viste le numerose attrazioni! Peccato per il Tivoli, io non l’avrei chiuso però durante l’allestimento 😦 Questi Danesi sono strani! (vedi anche il fattaccio zoo)
Che sogno il tunnel nell’acquario…le persone che sono venute in foto hanno tutte l’aria così rilassata (tranne il bimbo biondo con l’espressione anche lui da film horror/thriller ahahahha)
Senti ma Sami non può viaggiare a scrocco però eh! Fagli scrivere un post anche a lui ogni tanto! 😛
Un bacione! Anche a Sami! 😉
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Ecco il tuo commento! Abbiamo sconfitto la censura talebana di wordpress…
Effettivamente da una parte il fattore economico si fa sentire, ma con l’organizzazione, la pulizia, le iniziative (molte sono gratuite), e la comodità che ti offre la città non si ha la sensazione che ti stanno spennando, anzi, almeno hai un riscontro tangibile dei soldi che stai spendendo.
Si, l’acquario effettivamente dava un senso di calma e rilassatezza che ti faceva venire voglia di non uscire più!!
Prima o poi un bel post di Sami ci scapperà fuori, per ora si sta esercitando prendendo a pugni la tastiera del pc 🙂
Grazie Dani, buon weekend!
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ahhahah che caro lui! Allora per il momento potresti fargli un’intervista! 😀
E’ vero comunque quello che dici: quando hai un ritorno in termini di servizi, organizzazione e comodità sono sempre soldi benedetti!
Dall’assistenza mi informano che non ne sanno nulla….quasi non credevano alla mia lamentela O_O
Mah, forse la cosa è rientrata da sola.
Buona domenica!
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Avete mangiato da Meyer, come vi invidio: Noma è uno dei miei sogni nel cassetto 😉 Non sapevo di Øst, un motivo in più per andare a Copenhagen.
Ma siete tu&Vale nella foto nei giardini reali? Il piccolo Samuele è già un bravissimo fotografo 😉
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Ahahahah! No Silvia, io e i selfie non andiamo d’accordo. Mi prende una specie di paresi al volto nel veloce spazio temporale tra il dire “facciamoci un selfie” e lo scatto…:D E Sami se la ronfava alla grande, bello coperto nel suo bozzolo 😉
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Ah anche io sono negata! Mi rimane sempre un faccione enorme, gli occhi chiusi e un pezzo di dito nell’inquadratura 😉
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wow!!!che belle foto!!!!!
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Grazie! E per essere passato 😊
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Che bello, incredibile vedere il sole a Copenhagen 😀 scherzi a parte, belle foto come sempre. Ora mi è venuta davvero voglia di partire e soprattutto di mangiare quel famoso fish and chips! Buon fine settimana!
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Hai visto che fortuna sfacciata col tempo? 😉 Freddo ma soleggiato…fantastico! Non farmi pensare a quel pesce, guarda…penso di non aver mai mangiato qualcosa di così…perfetto! La cottura del pesce, il punto di frittura, come era presentato…lo zampino dello chef si sentiva, eccome 😉 Buon fine settimana a te, ciao!
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Quanto mi piacerebbe lavorare in un posto come il Pianeta Blu! E’ bellissimo e mi sembra di non averne mai sentito parlare! In molto scorci Copenhagen mi ha ricordato Stoccolma, con tutto quel verde, le vie eleganti… che immagino piene di mamme giovanissime con almeno due tre bambini! Peccato per i Giardini di Tivoli però…ero curiosissima!
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A chi lo dici! Non sai che “rosicata” trovare i Giardini di Tivoli chiusi 😦
L’acquario è davvero bellissimo, Vale, è la cosa che mi è piaciuta di più del viaggio, a prescindere dalla presenza di un bambino. Copenhagen è un po’ più “easy” rispetto a Stoccolma a livello di eleganza. E come Stoccolma, sì, è pieno di famiglie giovani con una media di due figli e mezzo a coppia. Ti abbraccio, buon weekend! 🙂
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Finalmente ragazzi ho tempo di leggere il vostro articolo, scusate la latitanza ma questo periodo è da incubo!!!
In ogni caso Copenaghen mi piace tantissimo, sono solo un po preoccupata per i costi. Adoro gli spazi verdi di una città e sembra averne tantissimi. E poi i giardini di Tivoli… Penso che rimarrei incantata da questo luogo senza tempo. È un peccato vero che lo abbiate trovato chiuso ma penso che con le luci di halloween sia ancora più meraviglioso. Dai dai, potrete sempre tornare e sono sicura che al piccolo piacerebbe da matti! 😀
Un bacione a voi! ❤
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Copenhagen ha tutti i requisiti che potrebbero farmi innamorare di una città: è sul mare, si gira a piedi e ha tantissimo verde. Certo, peccato per i prezzi… Grazie per trovare sempre del tempo per leggere le nostre cose, nonostante gli impegni 😍 Un bacione a voi!
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