Il Luneur ha riaperto a Roma dopo anni di abbandono e incuria. Non è una cosa nuova, l’inaugurazione ormai risale a mesi fa, novembre 2016, ma ha riaperto sabato scorso, a grande richiesta, dopo la chiusura invernale.
Per chi come me è nata e cresciuta a Roma è difficile non avere un buon ricordo del Luneur. È uno di quei posti che al solo pensiero fa subito infanzia, quelle domeniche pomeriggio al profumo di zucchero filato, passate con la famiglia a tirare palline nelle bocce dei pesci rossi.
O che ti riportano alla tua adolescenza, quando si sceglieva il LunEur per evitare la prof. di latino e “fare sega” (o bigiare come suona meglio al nord) o per concedersi un giro sul Love Boat con il primo fidanzatino.
Non c’è un ragazzo a Roma nato tra gli anni’70 e ’80 che non abbia passato almeno una giornata qui. La ruota panoramica che dall’alto svetta sulla Colombo fa parte dello skyline della città, perfetta e riconoscibilissima, un inconfondibile marchio di fabbrica.
È cambiato il Luneur, e non necessariamente in peggio.
Aperto nel 1953, il Luneur è uno dei parchi di divertimento più antichi d’Italia. Un tempo si entrava gratuitamente e poi, per i giochi e le attrazioni, si pagavano dei biglietti singoli, ma questo ingresso libero negli anni aveva portato a farne meta di personaggi di ogni sorta: prostitute, spacciatori, piccoli delinquenti.
Oggi il Luneur è completamente trasformato. È un parco esclusivamente per famiglie, anche con bimbi piccoli, direi da 0 a 12 anni, e ha un ingresso a pagamento, un numero a scelta di corse prepagate che poi si potranno ricaricare in qualsiasi momento attraverso moderne stazioni segway.

Ci sono tantissimi punti ristoro gustosi e moderni (con prezzi da rivedere, però…Una bottiglietta di acqua €1,20 mi sembra follia…), truccatori per bambini, animatori vestiti da elfi, fatine, clown, mentre dagli altoparlanti arrivano jingles a gogò.
Sembra di non essere in città, non sembra neanche di stare a Roma, in realtà. Mi sembra di passeggiare in uno di quei parchi di divertimento all’americana, dove tutto è pulito, spazioso e organizzato.
A ricordare il passato che fu sono rimaste le vecchie strutture di alcune delle attrazioni storiche del parco.
La casa dei fantasmi, ispirata al film Psycho, l’astronave del Rotor, il gufo sopra la chiesa maledetta, la casa dell’orrore in collina, dove una volta c’erano degli attori travestiti da mummie e zombie a far urlare e scappare la gente.
Mi piace che le abbiano conservate, come a voler ricordare il passato glorioso di questo luogo che fa parte della storia del quartiere Eur, certo, ma probabilmente della città intera. Ma soprattutto mi piace che uno spazio così prezioso non sia andato sprecato.
Siamo cresciuti al LunEur e in un certo senso, in questa nuova veste più matura, familiare, è cresciuto anche lui. E con ogni probabilità qui cresceranno anche le future generazioni.
Che grandiosa notizia che mi hai dato! Io credevo che ormai fosse chiuso e dismesso! Anche noi ci venivamo spesso ogni volta che passavamo da Roma. Tra l’altro anche in gita scolastica i prof ci hanno “depositato” mezza giornata quì!
Sapevi che il parco è stato fondato dai nonni di Virginia Raffaele? Lei stessa ci ha passato l’infanzia, chissà se l’hai incontrata qualche volta senza saperlo! ^_^ Dimmi, la centrifuga ancora funziona? Quante vomitate dei miei compagni di scuola (hahahh che bei ricordi eh!) 😛
E tu che mi dici Ale, come va? 😉
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Sì, avevo letto da qualche parte questa cosa della Raffaele… L’ho incontrata a teatro un po’ di tempo fa, era seduta qualche posto davanti a me e devo dire che è bellissima.
La centrifuga, così come gli altri giochi storici, non funzionano più nel nuovo LunEur 😔 Lo hanno trasformato in un parco per bambini, per i grandi si può dire che non ci sono attrazioni. A meno che non ne costruiranno in futuro. Ma devo dire che, da genitore, non mi dispiace 🤗 Qui si va sempre di corsa in mezzo a un fantastiliardo di cose da fare… Tu come stai Dani? Ti abbraccio 😘
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Oddio Ale, mi è scesa una lacrimuccia! 😦 Mia nonna abitava a neanche 5 minuti di macchina dal LunEur, ci sono praticamente cresciuta. I nostri fine settimana insieme prevedevano sempre una gita al mitico “Luna Park”. Conoscevo tutte le attrazioni per bambini-ragazzi a memoria, che nostalgia! Ti consiglio questo post: http://www.theparks.it/luneur-p20/notizie/2012/12/tributo-al-vecchio-luneur-di-roma-e-alle-sue-attra-n1324/ mi fa sempre salire una malinconia pazzesca!
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Giulia, me l’hai fatta scendere tu una lacrimuccia! Quell’articolo è fatto troppo bene! Addirittura con le foto d’epoca! E io manco tutte me le ricordavo le attrazioni… Sarà che avevo le mie preferite, tipo il Tagadà, Nessie e la Piovra ❤ Una cosa è vera. Era una scoattata pazzesca, ma troppo divertente!!😁 Il nuovo LunEur mi è piaciuto perché lo guardo con gli occhi del genitore. Credo che se non avessi figli proverei solo tanta nostalgia. Grazie cara, ti abbraccio.
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Non amo particolarmente i parchi a tema, ma forse perché nella mia minuscola città l’altrettanto minuscolo parco giochi era veramente triste (e pieno di cacche di cane). Questo però è un altro pianeta: quasi un posto magico, con il contrasto tra le giostrine più moderne e la vecchia casa stile psycho. Bellissimo 😍
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In effetti hanno creato un contrasto notevole… rispetto al parco storico che ricordavo io, è tutta un’altra cosa…questo è tutto politically correct, niente a che vedere con la marmaglia (me compresa) che lo frequentava prima 😉 ma credo sia doveroso cambiare e in questo il LunEur si è riuscito a trasformare..:)
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