Quella del Navagio più che una spiaggia è un’icona dell’isola di Zacinto. Abbiamo visto talmente tante foto, letto talmente tanto materiale che non volevamo rovinarci l’esperienza del trovarcela improvvisamente di fronte e forse per questo ce la siamo lasciata per ultima, come a voler temporeggiare per non rischiare una delusione.
Abbiamo faticato un po’ a trovare un tour che permettesse una visita sia al Relitto che alle vicine Blue Caves in modalità privata o quasi.
Memori della recente esperienza sul sottomarino giallo per vedere le tartarughe marine, volevamo evitare come la peste questi carri bestiame del mare travestiti da qualcosa di divertente. Ma da Kalamaki l’affitto di una barca privata con comandante si aggira intorno ai 300€, mentre prenderla senza nessuna esperienza costa intorno ai €200, bara inclusa.
Su TripAdvisor troviamo ottime recensioni per il Renata Rental Boat, una coppia che porta in giro i turisti per soli 15€ a persona (sotto i 5anni è gratuito) partendo da Porto Vromi.
Per prenotare comincia un lungo corteggiamento telefonico tra Renata e noi. Prima è tutto pieno, poi c’è il mare grosso, poi un incendio potrebbe aver bloccato l’accesso al porto. Nell’attesa di vedere il relitto dal mare, unico modo per accedere alla spiaggia vera e propria, partiamo per vederlo via terra, come vi abbiamo raccontato qui.
Il giorno dell’appuntamento ci svegliamo all’alba per essere sicuri di arrivare a Porto Vromi in orario (dal nostro hotel sono circa 60km di macchina).
Porto Vromi è una minuscola insenatura scavata nella roccia con una acqua verde, trasparente e meravigliosa, che ti fa venire voglia di un tuffo anche da qui, in mezzo agli ormeggi delle barche.
Renata arriva puntuale accompagnata dal marito. È una donna con un viso bellissimo e il sorriso dolce delle mamme. Ci mette subito a nostro agio mettendo a disposizione per i suoi ospiti ceste di biscotti, cracker, ghiacciaie piene di bottiglie di acqua, bibite e succhi di frutta freschi. Ci invita a servirci quante volte vogliamo senza doverle continuamente chiedere il permesso e, con la timidezza che serpeggia a bordo nel gruppo che pian piano si è formato, salpiamo alla volta del Navagio.
Siamo in 22, tutti italiani tranne due ragazzi sudamericani. Se avete letto il nostro post su cosa odiamo in viaggio potrete immaginare quanto fossimo prevenuti al riguardo, invece alla fine si è creata una bella atmosfera, da gita in barca con gli amici.
In breve arriviamo alla spiaggia del Navagio, per i miei gusti già troppo piena di gente, anche a questa ora, le 9:40 del mattino.
Non si sa se questa nave di contrabbandieri di sigarette nel 1983 si sia davvero incagliata qui a seguito di una mareggiata o se, come dicono i maligni, sia stata messa lì apposta come trovata turistica, fatto sta che vedere questo pezzo gigantesco di ferraglia, tutto scuro e arrugginito, come uscito da una storia steam punk, all’interno di quella scogliera chiara, dal mare quasi evanescente, fa davvero effetto.
Quel che non sapevo è che ci si può entrare e gironzolare dentro. Ma questo me lo racconterà Vale. Io sono rimasta a bordo della barca perché Sami era spaventato dalle onde, chiacchierando con Renata e suo marito. Curiosa questa coppia. Lei è bulgara, ma sembra greca. Lui ha occhi chiari e capelli biondi, potrebbe sembrare bulgaro, invece è greco. Assortiti per bene…😁
Arrivano altre barche, persino dei paracadute, l’unica parola che mi viene per descrivere il marasma è “all’arrembaggio”! In breve sembra impossibile riuscire a fare un bagno o a trovare uno spazio su questa spiaggia di sassolini bianchissimi che comunque è piuttosto sporca rispetto alle altre viste in questi giorni.
Dopo una quarantina di minuti il gruppo risale a bordo, quindi partiamo per ammirare da vicino le bellezze di questa scogliera piene di grotte, fessure e anfratti.
Ci fermiamo a una caletta che a detta di Renata è antichissima. Contiene infatti dei fossili che risalgono ai tempi dei dinosauri e una caverna che sale in altezza come fosse un comignolo.

Facciamo un bagno veloce, quindi ripartiamo per un’altra spiaggia solitaria. Possiamo stare tutto il tempo che vogliamo e Renata ci mette a disposizione anche maschere e boccagli qualora volessimo fare un po’ di snorkeling. L’acqua è splendida, sembra di nuotare in una piscina grazie alla roccia calcarea che dall’alto si è staccata andando a creare questo chiarissimo fondale di sassi e sabbia bianca.
Renata si tuffa anche lei per poi tornare a bordo con le tasche piene di tanti sassolini lisci e lucenti tanto da sembrare dei piccoli diamanti. Li regala alle donne che sono a bordo, per lei sono un segno di buon auspicio. Tante donne sull’isola li hanno usati per creare degli anelli importanti. Questi sassolini sono in realtà pezzi di stalattiti, quindi la similitudine con i diamanti, almeno nel loro processo di formazione, è azzeccata.
Tra le tante grotte che si possono visitare Renata ne sceglie una abbastanza capiente per poter accogliere l’intera barca e permetterci un tuffo. Il fondo brilla di una luce blu intensa e intorno a noi la roccia venata di coralli viola. L’unica parola che mi viene in mente per provare a descriverla è FAVOLOSA.
Torniamo verso Porto Vromi dopo aver fatto una foto ricordo al faccione di Poseidone, una prospicienza della roccia che la fanno sembrare in tutto e per tutto un suggestivo profilo maschile, con tanto di occhio, naso e bocca messi proprio al posto giusto e nella corretta proporzione.
Una volta al porto salutiamo a malincuore i nostri capitani, di una umanità e gentilezza rare, e i nostri simpatici compagni di avventura.
Non è vero che bisogna pagare tanto per avere un buon ricordo dell’isola, mi sbagliavo. Basta rivolgersi alla dolce Renata.
Sono veramente contenta di leggere che questa esperienza in mare è stata l’opposto della precedente. Per fortuna hai scovato Renata che vi ha permesso di passare una giornata stupenda, mettendo da parte la disavventura del sottomarino.
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Un colpo di fortuna, davvero. È stata una giornata di grazia, sotto tutti i punti di vista. L’accoglienza, la disponibilità e l’affiatamento che spontaneamente si è venuto a creare con i nostri compagni a bordo, cosa più unica che rara. Sì, anche io sono molto contenta per come è andata. Uno dei ricordi più belli di questo viaggio. Grazie cara, un abbraccio.
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Mamma mia che sovrafollamento…certo che però la spiaggia del relitto sopratutto nelle foto dall’alto ha un fascino incredibile…e’ proprio quella l’immagine che ti si stampa in testa e ti fa venire voglia di partire
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E’ vero, il Relitto da sopra è tutt’altra cosa… So di persone che sono riuscite a vederlo senza turisti intorno, ma mi domando a questo punto se sia vero…;)
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Ma che bella la cosa dei sassolini, che persona dolce si vede dal sorriso! *_* Alessia hai un modo di trasmettere empatia che già voglio bene a Renata e odio laggente! 😀 😀
Per fortuna che esistono persone del genere che amano ancora fare accoglienza. Di default non metto in dubbio che sia così ma quanto ci mettono anche i turisti indisciplinati (laggente che dicevi tu) a far venir fuori il Jekyll che c’è in ognuno di noi?
Meraviglioso ma poooovero quel relitto con tutti quegli scarabocchi…ci mancavano solo i lucchetti Scamarci ed era perfetto! Io per protesta li avrei cancellati con photoshop 😀 😀
Al di là delle bellezze naturali che hai raccontato, questo post mi piace soprattutto per il lato umano, è stato un piacere leggerlo 😉
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Ahahahah!! Ma è facile voler bene a persone come Renata…come è altrettanto facile odiare laggente…:D Però rispetto al primo giro in barca è un tipo di accoglienza diversa…già il fatto di scegliere una barca che possa contenere al massimo 20-22 persone la dice lunga sul tipo di servizio che si vuole offrire…Alla fine della crociera quasi ci chiamavamo tutti per nome, e questo è impossibile quando a bordo si è più di un centinaio…Il Relitto è la prova che i greci non sanno come conservare le risorse turistiche che possiedono…Oppure non hanno i mezzi per farlo,non so…Fatto sta che io metterei qualcuno fisso a presidiare il Relitto anche perchè, di questo passo, tra qualche anno temo non ne rimarrà niente…Forse è anche per questo che vederlo dall’alto mi è piaciuto di più…Sa più di fiaba, di racconto steam punk, come ho scritto…Le altre spiagge e grotte che abbiamo visto in quella giornata mi hanno decisamente colpito di più rispetto al Relitto…Sai che non so usare Photoshop? Il guaio è che credo di aver visto negli anni solo foto ritoccate, perchè questa storia dei graffiti è stata un piccolo choc…Dani grazie sempre tanto! Un bacione!
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Mamma mia la gente :O come ti capisco, anch’io odio i posti sovraffollati (e dire che dovrei essere abituata con Roma), mi danno proprio l’idea di carne da macello 😀 però sono contenta ci siano persone come Renata, probabilmente amano così tanto la loro isola da scegliere una modalità umana e umile per visitarla. Peccato per i graffiti inutili tipo “Gessika e Debbborah sono state qui!!” 😀 un abbraccio!
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I graffiti sono stati un mezzo choc, in effetti, più che altro perché, come ho scritto pure a Orsa, non li avevo mai visti in foto, probabilmente photoshoppate per bene 😉 mi ha dato un vago senso di incuria. Meglio decisamente vederlo dall’alto. Grazie Giulia, un abbraccio
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Che luogo incredibile e che bella escursione. Peccato per tutta quella folla, mi ha ricordato Porto Katsiki a Lefkada
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Ti ringrazio Roberta! In effetti tutta quella gente che sporca, scarabocchia e fa baccano toglie un po’ di fascino al Relitto visto da vicino. Probabilmente ha più fascino dall’alto..😉 La costa invece e tutto il resto dell’escursione sono state magnifiche! Se dovessi tornare a Zacinto prenoterei un altro tour con la mitica Renata! 🤗 Ciao e grazie!!😘
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Luoghi spettacolari! Peccato che io soffro il mal di mare quindi ci penso sempre più volte prima di avventurarmi in barca! Anche a Palinuro, qualche anno fa, volevo fare un bel tour per visitare le grotte ma ero infastidita anche dal pattino..ahaha
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Uh, peccato! Ma anche masticando Travelgum a manetta? Comunque in questo caso è difficile sentire il mare grosso perché perlopiù si naviga sotto costa…Se andrete a Zacinto potresti quasi farci un pensierino 😉 Ciao ragazzi, buona settimana 😘
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Ma allora mi confermi che quella spiaggia esiste? Mi sono imbattuta talmente tante volte nelle sue foto, in tutte le salse, che alla fine ho iniziato a pensare che fosse un gigantesco fake di una spiaggia troppo bella per essere vera. E’ incredibile di come vista dall’alto appaia come un posto immacolato e quanto invece riesca a sovraffollarsi con millemila persone. Forse per questo che apprezzo ancor di più la spiaggia che avete fatto in solitaria, dev’essere surreale fare snorkeling in un posto tanto incontaminato…no vabbè dai, ammetti, anche te stai alimentando il fake montato ad arte dai primi creatori di sfondi per desktop! ahahah
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Ci hai scoperto Marghe! Tana per noi! Ahahahah!! 😂
Hai capito perfettamente quando intendo che questa più che una spiaggia è un’icona. Temevo di restarne delusa infatti e ti dirò..Vista dall’alto ha un fascino incomparabile, ti sembra ancora più remota e inespugnabile. Dal mare, troppa, troppa gente…Mi sono goduta più le altre spiagge e grotte che quella famosa. Se tornassi a Zacinto rifarei senz’altro questo tour…Persone e luoghi magnifici… Grazie cara, un abbraccio!
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Ci credo che ti sia goduta più le “secondarie” di quella de desktop! Sono contenta che vi sia piaciuto così tanto…anzi, ora continuo a farmi un po’ di fatti tuoi e vado a leggere anche i post precedenti! Un abbraccio
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💟
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