Conoscevo Sulmona di nome e solo per via dei confetti.
Quando ci siamo sposati, la ragazza che si è occupata dei sacchetti da regalare agli ospiti (noi abbiamo detto NO alle bomboniere) ci fece fare un assaggio di vari tipi di confetti, uno più buono dell’altro, proclamando, tutta orgogliosa, che si trattavano di confetti di Sulmona, come sinonimo di assoluta qualità.
Informandomi scoprii poi che aveva ragione, perché l’arte della lavorazione dei confetti a Sulmona è molto antica, le prime ricette risalgono intorno al XV secolo, ma la storia del confetto avrebbe radici ancora più lontane, dai tempi delle conquiste romane.
La marcia in più per queste piccole delizie (di cui non sarei mai sazia) sarebbe da ricercare nell’impiego di mandorle di qualità, senza l’aggiunta di farine e amidi, e proprio queste caratteristiche avrebbero contribuito alla loro fama. A Sulmona c’e un intero museo dedicato al confetto. Noi non lo abbiamo visitato, ma potrebbe essere interessante.

Ma, confetti a parte, cosa altro troverete nella città di Ovidio?
Noi l’abbiamo scelta come base per partecipare alla Transiberiana d’Abruzzo, pernottando due notti, ma Sulmona è piccola e si può girare bene anche in un giorno solo, magari come meta di una gita domenicale se provenite dal centro Italia.
Considerando però che Sulmona si trova nel Parco della Maiella, nella Valle Peligna, varrebbe la pena approfondire la conoscenza e consigliamo a tutti, potendo, di restare qualche giorno in più per un weekend a tutta natura.
Ecco i nostri due giorni in pillole.
Sulmona: dove dormire
Di alberghi e pensioni a Sulmona se ne trovano tanti, ma noi non siamo riusciti a toglierci dalla testa un appartamento che avevamo visto su Airbnb.
I colori della casa di Serena, al quarto piano di un antico palazzo storico, davanti i Giardini Comunali, rimangono come impressi tanto sono vibranti. Ogni stanza è raccontata da un tema… Noi ci siamo innamorati della cameretta Keith Haring… Non è carinissima?

Sulmona: dove mangiare
Il primo locale che vi consigliamo è aperto solo a pranzo e si chiama La Locanda di Gino.
La famiglia che lo gestisce dagli anni ’60 ha anche una bottega di prodotti tipici e artigianali e un b/b in un antico palazzo nobiliare proprio sopra il ristorante.
L’ambiente è sobrio e garbatamente elegante, il servizio è di quelli d’altri tempi, cordiale, attento, e la cucina è una gioia per occhi e palato.
Quella abruzzese è una cucina contadina, fondata su ingredienti semplici come ortaggi e verdure e in questo ristorante mi è piaciuto il modo di lavorare la materia prima.
Zuppe a base di funghi, castagne e zucca gialla, insalatine di verdure croccanti in agrodolce, le zolle di aglio selvatico condite con una semplice emulsione di olio e limone. Ottimi i salumi e i formaggi stagionati accompagnati da una gelatina di vino cerasuolo.
Per la cena, se avete voglia di carne alla griglia o di una pizza gourmet cotta nel forno a legna andate a Il Vecchio Muro. La mia pizza con carpaccio di baccalà, olive taggiasche e rucola era buonissima.
Sulmona: cosa vedere
Complesso SS. Annunziata
E’ l’edificio più rappresentativo di Sulmona, una chiesa del periodo medievale ricostruita a più riprese per via dei terremoti, e l’edificio accanto, del 1400, che oggi ospita il Museo Civico. Tutto il complesso è elegante e armonioso nonostante la sovrapposizione di generi e stili, dal barocco, al gotico, al rinascimentale. Si trova in Piazza dell’Annunziata, un gradevole slargo verde con panchine, qualche localino e una bella fontana.
Ovidio
I ristoranti e i bar di Sulmona hanno quasi tutti nomi altisonanti che rimandano a Ovidio e alle sue opere, ma la statua che celebra il poeta si trova in Piazza XX Settembre. Da qui si può raggiungere facilmente a piedi la Colleggiata di Sulmona.
Acquedotto Medievale
E’ del tredicesimo secolo questo acquedotto che ingloba Piazza Garibaldi dove si tiene il mercato rionale. Fa quasi da ponte tra la Chiesa di Santa Chiara e quella di San Francesco della Scarpa, dirimpetto, dall’importante portale lavorato e lo scenografico campanile che le conferisce un aspetto moderno.
Chiesa di Santa Maria della Tomba
Si trova in Piazza del Plebiscito (adiacente al primo ristorante di cui vi abbiamo parlato) questa chiesa romanica che sarebbe stata costruita sulle rovine di un antico tempio dedicato a Giove. E’ la terza chiesa più importante di Sulmona, dopo il Complesso della SS. Annunziata e il Duomo. Bellissima.
Duomo
Trovo insolito che il Duomo di una città sia fuori dal centro storico. Eppure la Cattedrale di San Panfilo è adiacente ai Giardini Comunali e non brilla per particolare bellezza rispetto alle chiese che si trovano a Sulmona anzi, secondo me qui mancano elementi di gran fascino come il rosone (sostituito da una semplice finestra a vetri) e gli interni, restaurati alla maniera barocca, ma che in generale mi hanno dato un senso di artificioso.
Giardini Comunali
Arrivando a Sulmona dall’autostrada i Giardini Comunali saranno la prima cosa che vedrete entrando in città, passando necessariamente per Piazza dei Caduti. Al polo opposto c’è il Duomo, in mezzo a palazzi storici e tranquilli viali alberati che ben si addicono ai ritmi tranquilli di questo bel borgo.
Vi lascio qualche altra foto del centro di Sulmona e vi chiedo…
Ci siete mai stati? Conoscete la zona della Maiella e, se sì, quale altre destinazioni consigliereste?
Bel post ricco di informazioni e le foto parlano da sole. Io, comunque, ci andrei per una gran bella scorpacciata di confetti 🙂
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Beh mi sembra un ottimo motivo Bea…Con i confetti non si sbaglia mai! 😉Grazie per la visita, buona giornata!
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Che bei ricordi di Sulmona. Ci sono stato nel 2016. Solo di passaggio e solo una giornata. Dormivo a Pacentro, che non dista molto da Sulmona. Pacentro e il paese dei nonni di Madonna (la cantante). Vedendo le tue foto mi sono ricordato la città e soprattutto la squisitezza dei confetti. Ne ho acqusitati a tonnellate. Seguendo il consiglio del proprietario del castello dove ho dormito, mi ha mandato alla confetteria Rapone, che si trova nella piazza della statua di Ovidio. È quella che prepara i confetti per i Papi. Ne è valsa la pena per il palato, nin per il portafogli. Ciao
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Eh sì, quando si parla di confetti ad essere contente sono le papille, non le tasche 😉 Però che buoni, ne mangerei come non ci fosse un domani, soprattutto quelli classici con la sola mandorla all’interno.
Grazie per aver condiviso i tuoi ricordi con noi e per la visita! Ciao!
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Confermo il trend: anche io la conoscevo solo per via dei confetti, ovviamente testati ed approvati 😛 Che splendide realizzazioni quelle con i fiorellini quasi dispiace mangiarli. Beh non male per una giornata slow all’insegna della tranquillità e del “cibo povero” quello buono 😉 Però forse due sono troppi. Molto bello lo scorcio dell’acquedotto e la piazza incorniciata dai monti…sento che l’Abruzzo mi sta chiamando a voce alta! A giorni mi sa che faccio la pazzia prendo e parto.
Ps: La pizza che hai scelto me la sogno stanotte 😛
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Sono d’accordo Orsa, un giorno per vedere Sulmona è più che sufficiente, a meno che uno non faccia la Transiberiana d’Abruzzo o non la voglia usare come base per vedere i dintorni. Eh l’Abruzzo è pieno di sorprese…Anch’io spero di tornarci presto perchè lo conosco molto poco.
Grazie Dani, un bacione!
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Anche io sono del gruppo dei Sulmona = confetti! Basta ho deciso, non posso più abitare in una casa che non abbia l’adesivo di Peter Pan con lo skyline della città, impossibile! A parte questo, ma come il Duomo non è nel centro città? Ma davvero? Questa è una cosa veramente più unica che rara. La piazza con l’acquedotto e il monte dietro invece sono bellissimi, non so mi danno un senso di pace, tranquillità, forse anche di antico; comunque ora faccio un paragone assurdo perchè in Puglia io ci ho messo piede solo una volta per prendere il traghetto per Corfù, ma dalle foto che hai messo io ho dovuto ripensare a quale città ti stessi riferendo perchè d’impatto mi è venuta in mente subito la Puglia, neve a palate esclusa.
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Il bello è che quello nel salone era un disegno, Peter Pan compreso. Credo la proprietaria sia l’artista perché in basso a destra l’opera era firmata. Anche a me è piaciuto molto, quella casetta era proprio accogliente 💟
La pietra bianca delle chiese di Sulmona può in effetti ricordare quella leccese… La luce però è tutta diversa😉 Grazie mille cara, un abbraccio!
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Una città bellissima che non conoscevo, ma non sono mai stata in Abruzzo. È una regione che mi gira per la testa da quando ho letto il tuo post del viaggio in treno. Dal Piemonte non è comodissimo ma potrei approfittarne per tornare a Roma e partire di lì… Chissà!
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Devo ammettere di conoscere l’Abruzzo molto poco anch’io. A parte una parentesi estiva sul Gran Sasso ma con base Alba Adriatica (un posto, quest’ultimo, dove non tornerei neanche sotto tortura) e una gita a L’Aquila sotto le macerie del terremoto, non ho praticamente visto niente. Ci rifaremo Silvia 😉 Intanto grazie mille per la visita♥
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Ehm, penso di essere l’unica – o una delle poche – che non associava Sulmona ai confetti. In verità mi riporta al liceo, perché (se non ricordo male) è la patria di Ovidio. Ma non avevo idea di come fosse la cittadina, perciò mi ha fatto proprio piacere scoprirla con voi. Per me è decisamente scomoda da raggiungere, altrimenti una gita nel weekend la farei…e comprerei i famosi confetti, ovviamente!
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Non ricordi affatto male, Ilenia… Ovidio nacque a Sulmona. Per me anni di liceo classico buttati al vento…ahahah!!
Sulmona è un confettino già da sola…piccola, graziosa, pulita…e nell’aria l’odore dolce delle mandorle.. Una volta avevo letto un tuo articolo molto bello in cui dicevi che ogni città ha un suo odore. Ecco, secondo me Sulmona ti piacerebbe per il suo odore 😉
Un abbraccio cara, e grazie!
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Uh, profumo di mandorla… mi hai conquistata 😀 Chissà mai che non riesca a passare da quelle parti, un giorno!
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Mi commuove sentir parlare così del mio Abruzzo, terra di pastori e per questo terra povera, frugale. Consiglio, accanto a Sulmona, Pacentro, porta del Parco della Majella con Rocca Caramanico. Oppure i borghi fortificati della Valle dell’Aterno tra San Demetrio e le gole di S.Onofrio. Oppure i borghi medioevali tra il Tirino, il fiume più bello, e Rocca Calascio come Santo Stefano di Sessanio e Castelvecchio Calvisio. O ancora consiglio le gole del Sagittario tra Cocullo e Scanno, porta del Parco d’Abruzzo, passando da Anversa degli Abruzzi e Castrovalva. Oppure si po’ partire dal versante sud della Majellaed arrivare fino al mare, dal passo della Forchetta, e attraverso i paesi di Palena, Gessopalena, Juvanum, Roccascalegna, i laghi di Bomba e Casoli, sempre in compagnia del fiume Sangro, arrivare al mare gridando “thalatta, thalatta” come i mercenari di Senofonte (Anabasi? Catabasi?)
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Non basterebbe una vita per scoprire la ricchezza della vostra terra. Conosco molto poco dell’Abruzzo, purtroppo…Sono stata a L’Aquila prima e dopo il terremoto, a Rocca Calascio, a Pescasseroli, a Vasto e ad Alba Adriatica, sulla costa. Ma prendo appunti per tutto quello che mi hai suggerito tu. Grazie mille per essermi venuto a trovare. Passa una buona domenica.
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Ho dei bellissimi ricordi dell’Abruzzo: una vacanza di parecchi anni fa. Specialmente dei luoghi in montagna…uno per tutti: Scanno.
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Scanno e il suo bel lago sono nella lista dei luoghi che vorrei vedere presto. Non sono riuscita ad andarci anni fa per un soffio e mi è rimasta la curiosità 😉
Grazie per la visita, buona domenica!
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I confetti di Sulmona sono una celebrità, mia moglie li adora! L’Abruzzo è una meraviglia, una terra a cui io e mia moglie siamo affezionati. Stiamo cercando di trasmettere la nostra passione a nostro figlio….sembra gradire!
Questa estate nei nostri itinerari abruzzesi abbiamo incluso Pacentro, vicinissima a Sulmona. E’ stata davvero una piacevole sorpresa. Campo imperatore a mio parere è una metà che ogni appassionato viaggiatore dovrebbe conoscere, uno dei posti in Italia da visitare assolutamente.
Un saluto e complimenti per la passione che traspare dai vostri articoli!
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L’Abruzzo secondo me è una regione dove non si finisce mai di scoprire. Per esempio io non conosco né Campo Imperatore, né Pacentro.. Grazie mille per le tue dritte di viaggio e per essere passato a farci visita! Buoni futuri viaggi anche con vostro figlio! Ciao!
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Ciao, io sono nativa di Sulmona. Bello questo post e ti consiglio di tornare in estate per la giostra cavalleresca. Inoltre puoi girare Sulmona per le parti meno conosciute, nei vicoli trovi altri palazzi signorili, piccole chiese dismesse, edicole ecc. Poi ci sono gli scavi del tempio di Ercole, l’eremo di Celestino V…
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Sì ci piacerebbe tornare e approfondire. Due giorni sono troppo pochi per un territorio così vasto 😉
Ciao Elena e grazie per la visita 🙏
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Ciao e buona serata.
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