Tra tutti i borghi di cui il Lazio dispone, San Felice Circeo per noi occupa un posto speciale, per quella sua atmosfera mediterranea che immediatamente fa pensare all’estate.
In provincia di Latina, sul Promontorio del Circeo e sotto la tutela dell’omonimo Parco Nazionale, una delle aree naturalistiche più importanti non solo del Lazio, ma d’Italia, la cittadina di San Felice Circeo è divenuta negli anni una rinomata destinazione balneare anche grazie alle numerose Bandiere Blu (l’ultima vinta proprio nel 2019) di cui si è fregiata.
Le Bandiere Blu sono un ambìto riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation of Environmental Education) alle località costiere in Europa per parametri delle acque e dei servizi quali pulizia della spiagge. Ed è in effetti soprattutto il mare che ci ha portati a sceglierlo per il nostro mese di luglio (lo scorso anno siamo andati a Tarquinia, a proposito di borghi interessanti… ).
San Felice Circeo: storia, miti e leggende
Il Monte Circeo, con il suo riconoscibilissimo profilo, ha da sempre ispirato miti e leggende.
La mia preferita è quella raccontata da Omero nel X canto dell’Odissea, secondo la quale Ulisse sarebbe approdato con la sua nave nell’odierna Cala dei Pescatori, sul lago di Paola, per poi rimanere vittima di Circe “dai riccioli belli, dea tremenda con voce umana“.
Proprio questa estate, una equipe di arche-speleologi avrebbe riconosciuto la “cava grotta” scelta dalla maga per nascondere la nave di Ulisse con tutto il suo carico proprio sotto Torre Paola, a San Felice Circeo.
Le similitudini riscontrate nei rilievi con quello che aveva scritto Omero sono talmente numerose da far dubitare che fosse solo una leggenda. Affascinante.
Nel Medioevo, anche se le notizie sono frammentarie, il paese divenne una roccaforte dei Cavalieri Templari che si insediarono, dopo la prima Crociata, nella Rocca Circea, alla quale vennero successivamente annessi la Torre dei Templari con l’attiguo Convento.
San Felice Circeo fu un importante caposaldo per l’Italia Meridionale nella lotta contro l’Islam.
I monaci dell’Ordine del Tempio ne fecero un centro politico e religioso volto a proteggere e irrobustire la città con una nuova urbanistica, mentre verso Sabaudia, con la presa della Chiesa di Santa Maria della Sorresca, promossero tecniche innovative per allevamento e agricoltura.
Per noi di Roma nati a cavallo degli anni ’80 credo sia impossibile non legare il nome “Circeo” a quello dell’omonimo massacro ai danni di Donatella Colasanti e Maria Rosaria Lopez. Fu un caso di cronaca nera talmente feroce ed eclatante che ne se parló per molto tempo e che venne definito come “l’atto più cruento dopo il secondo dopoguerra”.
Io ero una bambina, ma ancora ricordo i tg con le immagini della Colasanti sotto choc che viene recuperata dal bagagliaio di una macchina grazie a un sorvegliante che sentì le sue urla di aiuto.
Scelto da personaggi più o meno noti del mondo dello sport e dello spettacolo che ne hanno fatto la loro località di villeggiatura, ancora oggi San Felice Circeo catalizza la Dolce Vita romana.
San Felice Circeo: cosa vedere in un giorno
Il nostro consiglio per raggiungere il borgo è abbandonare la macchina a valle, a La Cona, e prendere la navetta che vi lascerà proprio dirimpetto alle mura di Palazzo Caetani. Se invece non volete rinunciarci, armatevi di santa pazienza perché parcheggiare può essere molto difficile e oneroso.
Una volta oltrepassate le vecchie mura fortificate, che un tempo erano dotate di ponte levatoio, salite la scala che vi porterà in cima alla Rocca dei Templari per guardare Piazza Vittorio Veneto dall’alto. Il grande orologio che vedrete è del 1700 e credo si possa visitare in certe occasioni.
Una volta scesi noterete la targa che commemora l’attrice Anna Magnani, che aveva fatto del borgo di San Felice Circeo una sorta di rifugio personale dedicandosi, qui come a Roma, ai suoi amati gatti.
Perdetevi tra i vicoli lastricati di bianco, dove affacciano locali e negozi di artigianato locale, fino ad arrivare alla Terrazza del Belvedere, dove in un colpo solo, nelle giornate più terse, potrete vedere Gaeta e le isole Pontine.
San Felice Circeo e dintorni
Il Promontorio del Circeo ha una costa interessante, piena di grotte e anfratti, alcune divenute famose per il ritrovamento di specie fossili e di un cranio appartenente a un uomo di Neanderthal (Grotta Guattari).
Alcune di queste si possono visitare, come la Grotta delle Capre, dove, secondo la tradizione, la maga Circe preparava i suoi incantesimi.
Per gli appassionati di trekking all’interno del Parco Nazionale del Circeo sono presenti vari sentieri con diversi gradi di difficoltà per raggiungere la vetta del Monte Circeo, a 541 metri.
Se la montagna non è nelle vostre corde, potrete sempre andare al mare… Ah, il mare della Riviera di Ulisse! Il litorale più bello del Lazio, secondo me, pieno di vita e di cose da fare!
Le dune di Sabaudia con i locali cool, pieni di ragazzi, le spiagge del Circeo con gli stabilimenti attrezzati per le famiglie, Terracina, con le bancarelle del pesce preparato al momento da cooperative di pescatori, la campagna di Borgo Montenero, dove si mangiano latticini a base di latte di bufala a sazietà…
Conoscete il borgo di San Felice Circeo e il suo splendido mare?
Non so voi, ma a me è venuta una grande nostalgia dell’estate…
E’ tra le zone intorno alla Capitale che più adoro. Mare, campagna, attrazioni vicine di forte interesse, mozzarelle di bufala e ottimo vino. Cosa chiedere di più
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Anche noi adoriamo queste zone e spesso ci torniamo anche d’inverno per fare il pieno di aria buona e cibo genuino. Grazie Falupe, buona settimana😊
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Non conosco affatto questa zona, se non per il massacro del Circeo che quelli della nostra età ricorderanno sempre. Non sapevo che fosse una destinazione ricca di storia e leggende, e per di più così bella. Non posso dire di sentire la nostalgia dell’estate perché è una stagione che sopporto poco, ma il mare d’inverno mi piace molto e credo che questo posto con le sue vie bianche e le insegne un po’ fuori moda sarebbe perfetto!
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È una zona non lontana da Roma che ha tanto da raccontare in termini di cultura, natura e buon cibo. Spesso capitiamo d’inverno e senza la calca dei mesi estivi è tutto ancora più affascinante. Adoro il Circeo e, più in generale, la Riviera di Ulisse❤️
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Come fai Alessia a dare sempre quest’aura vintage ai tuoi articoli e soprattutto alle tue foto? *_* Non conosco la tua voce ma mi sembra di sentirti mentre racconti dei posti che visiti…hai la capacità di far affezionare il lettore senza conoscerti di persona 🙂
Eccome se me lo ricordo quell’episodio di cronaca nera…è stato un periodo quello che ne ha visti parecchi di delitti efferati, qualcuno dei quali ancora irrisolto. Ha un fascino tutto suo questo posto ma per quanto mi riguarda merito del mito di Ulisse e non della presenza vippesca anzi, ho visto parecchie foto di questa località in inverno e il suo mare ti strega proprio altro che Circe! Approposito di Circe, cosa combinano i baffuti Fratelli Omero? 😉
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I Fratelli Omero..
Ahahahah!! Stupenda, questa me la rivendo😂😂😂 I micetti crescono e si ambientano sempre di più, al punto che la notte salgono sul letto con noi, ma solo per trasformarlo in un ring… 😂😂😂
Diciamo che sembra di dormire in un flipper ma va benissimo così… 😍😍😍
San Felice Circeo sembra rimasto agli anni ’60, forse è per questo che ha conservato un’immagine vintage,quella dei tempi della Magnani.. Sembra quasi di immaginarla girare in ciocie con i piattini di umido per i mici tra i viali del paese, ancora oggi… Io però ti ringrazio tanto per i complimenti… Quel “hai la capacità di far affezionare il lettore” è una carezza preziosa che può dare solo l’esperto al principiante… Grazie di cuore❤️
Ps:sei tornata da Pripyat o sei ancora là? Me lo dici se torni con tre occhi tipo il pesce dei Simpson? 😂😂😂
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😂😂che cari immagino le nottate! Alessia il complimento era sentito ma io non sono affatto un’esperta credimi, te lo dice una che ha sempre avuto paura del foglio bianco quando c’era il compito in classe 😉 No no sono tornata (purtroppo) 😂😂😂 non ho tre occhi ma credo di essere fosforescente! Sai che ho dimenticato di gettare via scarpe e indumenti? Ci avevano consigliato di farlo ma ormai li ho anche rilavati povera me… 😛 Buona giornata❤️
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Deve essere stata un’esperienza unica nel suo genere… Non vedo l’ora di leggere i tuoi racconti😘
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Un borgo pittoresco senza dubbio. Anche a me piace molto quella di Omero nel X canto dell’Odissea. 😉
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Ah io lo adoro, Liliana! Il solo pensiero mi fa tornare alla mente, l’estate, il frittino di pesce, i bagni al mare…Si sente che già sono in modalità nostalgia?! Ahahahah!!! Grazie per la visita!!! 🙂
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il frittino di pesce ❤ quanto mi manca 😉
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Oh, ma che c’hai il teletrasporto??
Io gli anni ’60 (per mia fortuna… ci tengo al mio essere ccioffane) non li ho mai vissuti, però con queste tue parole accompagnate dalle tue foto, mi ci hai letteralmente trasportata.
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Ahahahah!! Come in una puntata di Quantum Leap… Ma tu sei gggiovane e giustamente me posso capì da sola😂😂😂 Grazie Marghe, buon weekend 😘😘😘
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