Friuli e Slovenia on the road: itinerario e informazioni di viaggio ai tempi del covid-19

Probabilmente ricorderemo l’estate del Covid-19 come quella dei viaggi in macchina, del turismo di prossimità, su e giù per il nostro Paese con addosso mascherina e senso di disagio, alla ricerca di uno straccio di normalità e di quella libertà che abbiamo sentito di meritarci ancora di più dopo il periodo duro del lockdown.

Quest’anno abbiamo evitato il mare e le spiagge, che abbiamo immaginato troppo affollate (a meno che di non andare a fare il bagno alle 5:00 del mattino insieme ai pescatori di telline…), e abbiamo optato per le montagne del Friuli e della Slovenia, due regioni per noi inedite, a parte una breve parentesi qualche anno fa a Trieste, in occasione di un concerto dei Pearl Jam, e a Udine.

Friuli e Slovenia on the road: itinerario e tappe

L’itinerario di quest’estate ha subìto parecchie modifiche. All’inizio si era pensato di inserire, oltre a Friuli e Slovenia, anche la Croazia, soprattutto Zagabria e la Penisola Istriana (ero persino riuscita a prenotare quattro notti in un faro…), ma poi l’obbligo di tamponi o di quarantena al rientro ci hanno scoraggiato e abbiamo preferito rimandare, perdendo i soldi del tutto o solo parzialmente.

Per non appesantire un viaggio lungo da Roma, abbiamo diviso l’andata e il ritorno in due tappe in Emilia Romagna (Bologna e Ferrara, rispettivamente), e poi abbiamo articolato il tragitto in questo modo:

Abbiamo approfittato degli spostamenti tra una tappa e un’altra per inserire certe attrazioni che ci interessava vedere, come il Mangart, ad esempio, lasciando il Friuli ed entrando in Slovenia, o la Cima Zoncolan, per ottimizzare tempo e chilometri. Non abbiamo trovato controlli alla frontiera di nessun genere, cosa che ci ha sinceramente lasciato perplessi.

Friuli e Slovenia on the road: alloggi

Siamo dei fan degli appartamenti Airbnb, adoriamo questo portale, perchè ci garantisce più libertà possibile, specialmente con un bambino; crediamo non ci sia nulla di comparabile rispetto ad avere una cucina tutta per sè per preparare i pasti, limitando nel contempo anche le spese dei pranzi e le cene fuori. Gli alberghi durante questo viaggio sono stati solo tre, in Emilia e a Maribor, più un agriturismo ad Aquileia, tutti validissimi tranne forse quello di Ferrara, che non consiglierei.

Friuli e Slovenia on the road: considerazioni generali e mappa

Il viaggio di quest’anno è stato all’insegna del verde più assoluto, della pace e in un certo senso dell’isolamento. Partendo tra agosto e settembre è stato facile incontrare meno gente e affollamento, ma forse ancora di più in queste zone, che almeno noi abbiamo trovato poco battute dal turismo di massa. Il Friuli in generale è stato una scoperta meravigliosa a livello paesaggistico (e culinario). I suggestivi boschi della Carnia con i borghi della Val Pesarina, le rovine di Aquileia, le malghe della Val Bartolo, le mucche nei pascoli di Sappada, sono ricordi che difficilmente sbiadiranno.

Per la Slovenia siamo rimasti incantati dai suoi tesori naturalistici, come le Grotte di Postumia o le Gole di Vintgar, ad esempio, dai suoi castelli e in generale dal suo essere piccola e discreta. Lubiana è davvero la “bomboniera” di cui avevo tanto sentito parlare e quello che la accomuna all’altra città slovena più popolata, Maribor, è la presenza costante di musica dal vivo, ovunque, ad ogni angolo.

A presto con i post sulle varie tappe.

A voi come è andata questa estate strana?

Pubblicato da

Vivo a Roma, sono farmacista, ho 43 anni. Due figli, tre gatti, un pastore maremmano. In viaggio con Vale dal 2004, mi piace pensare che si possa viaggiare anche solo con un buon libro, un film, una canzone. Il blog nasce per il piacere di scrivere, immortalare e condividere le nostre esperienze di viaggio in giro per l'Italia e nel mondo. Sono una blogger atipica, molto poco social e non mi piace apparire in foto. Sogno il Sud America, ma poi con il cuore torno sempre a Parigi.

18 pensieri riguardo “Friuli e Slovenia on the road: itinerario e informazioni di viaggio ai tempi del covid-19

  1. Che peccato per le notti nel faro! Certo che viaggiare sta diventando troppo macchinoso di questi tempi.
    Io preferisco rinunciare proprio, perché per più volte mi sono vista annullare pernottamenti e voli. Così ho spostato tutto al 2021 (sperando che la situazione migliori).
    E dunque in queste zone ci siete stati praticamente tutti, tranne me! 😛 Friuli e Slovenia sono da tempo in lista… però ho puntato il lato “war”, mi piacerebbe visitarne i memoriali e i luoghi della Grande Guerra.
    Sono contenta che abbiate vissuto almeno uno “straccetto” di libertà 😉
    Aspetto gli approfondimenti!

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    1. Sì, guarda, non ne parliamo… Avevo trovato un appartamentino libero negli unici 3 o 4 disponibili e non mi sembrava vero così mi sono lasciata prendere dall’entusiasmo. Inutile dirti che da lì a poco i contagi da chi tornava dalla Croazia sono aumentati precipitosamente e nel periodo in cui eravamo in Slovenia hanno proprio dovuto chiudere le frontiere…. Che guaio questa situazione assurda, chissà se finirà mai…
      Grazie Orsa, un abbraccio!

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    1. Ciao Bea e grazie! Sì, devo dire che questo viaggio probabilmente se non ci fosse stato il Covid di mezzo non lo avremmo mai fatto, o forse con molta riluttanza. Invece è stato una sorpresa sotto tanti aspetti…. Come stai? Un abbraccio!

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  2. Posso solo immaginare il nervoso per aver dovuto rinunciare alla notte nel faro! Però dalle immagini direi che avete visto posti bellissimi, quindi tutto sommato niente male. Tra l’altro proprio durante il lockdown avevo visto un documentario a tema food di un ristorante in Slovenia, quindi da allora mi ispira parecchio.
    Anche io la scorsa estate ho stravolto i piani, lasciando perdere i Paesi Baschi e scegliendo l’Emilia Romagna. Speriamo di recuperare il prossimo!

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    1. Niente male soprattutto considerando che l’alternativa era starsene a casa. Ancora oggi, vedendo i contagi Covid aumentare pericolosamente penso a quanto siamo stati fortunati a ritagliarci qualche giorno lontano da casa… Considero l’essere riusciti a partire nonostante tutto una specie di miracolo. A presto Silvia e grazie per essere passata.

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  3. Io vivo in Friuli Venezia Giulia, a forse nemmeno 1 chilometro dalla Slovenia, per cui mi fa sempre piacere leggere della mia terra! 🙂 E’ vero, il FVG non è molto gettonata come regione, è sicuramente tra le meno visitate in italia, ma ha tanti luoghi belli dove la natura la fa da padrona. La Slovenia è stata sicuramente meno frequentata in quest’anno strano, altrimenti a luglio e agosto è strapiena di turisti, specialmente dal centro e nord Europa e dall’America. E se li merita tutti, perché è bellissima, l’importante è che siano rispettosi della natura di questo piccolo paese verdissimo che amo più di ogni altro! Anche noi quest’anno ci siamo andati poco, perché i confini sono stati chiusi per tanto tempo. Sei stata fortunata a capitare in uno dei pochi momenti in cui erano aperti e incustoditi, come sono solitamente, salvo pandemie…

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    1. Mi sento molto fortunata ad aver potuto sfruttare un breve periodo in cui il virus sembrava averci dato qualche speranza di resa approfittando dei mesi estivi per visitare questi posti meravigliosi e, per di più, con poca gente. Friuli e Slovenia mi sono rimaste nel cuore.

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