La prima tappa nel nostro on the road estivo tra Friuli e Slovenia è Tarvisio, il comune più orientale di Italia, a pochi chilometri dalla frontiera. Abbiamo una passione per i luoghi di confine, sono per noi autentici crocevie di culture, storie, lingue e ci sentiamo al contempo emozionati e incuriositi di fronte a questa immaginaria porta tra mondo latino, slavo e germanico.
Tarvisio è circondato dalle Alpi Giulie e da una foresta millenaria che offre i modi più svariati per esplorare il territorio in completa pace e solitudine, circondati solo dalla natura. Per gli appassionati di sci durante l’inverno non mancano le stazioni organizzate di impianti di risalita come a Camporosso e a Monte Lussari.
Queste sono le principali escursioni da noi praticate nei tre giorni che abbiamo passato in questa zona con un bambino di cinque anni. Se come noi avete intenzione di visitare anche la Slovenia, alcune attrazioni come il Mangart conviene vederle uscendo dal territorio italiano, cioè approfittando del viaggio per delle tappe intermedie.
Santuario di Monte Lussari
A quasi 1800 metri sorge il Santuario di Monte Lussari, raggiungibile a piedi lungo un sentiero impegnativo chiamato Il Sentiero del Pellegrino o, per i più pigri come noi, con la cabinovia che parte da Camporosso. Il santuario risalirebbe al 1360 e la sua costruzione è avvolta da leggende. La prima cappella sarebbe stata edificata lì dove un pastore trovò le sue pecore inginocchiate attorno alla statua di una Madonna con il Bambino. Per ben tre volte il pastore portò la scultura a valle per poi ritrovarla in cima nei giorni successivi e questo miracolo convinse il Vescovo di Aquileia a costruire una cappella in onore della Madonna. Gli edifici che vediamo oggi sono del XVI secolo, frutto di ampliamenti e ammodernamenti. Ho trovato tutto molto suggestivo, un vero e proprio eremo silenzioso, avvolto da una grazia quasi ascetica.

Baite Aperte in Val Bartolo
La Val Bartolo, facilmente raggiungibile da Tarvisio, presenta una serie di sentieri facili da percorrere in mezzo a boschi silenziosi e baite che durante l’estate, per pochi giorni poco dopo Ferragosto, vengono rese fruibili grazie alla manifestazione Baite Aperte, una serie di incontri a base di sapori e gusti antichi, giochi e musica tradizionale. Anche in un giorno di pioggia, con la nebbiolina che ci circondava, abbiamo trovato questi panorami unici e le abitazioni tipiche un vero sogno ad occhi aperti. Non potrete evitare di giocare a “vorrei abitare qui, no aspetta, meglio l’altra” e così via, fino ad arrivare alla ventesima ed ultima baita.

I Laghi di Fusine
I Laghi di Fusine sono una meraviglia facile da esplorare anche con bambini piccoli, due bacini di origine glaciale collegati tra loro da sentieri non impegnativi e incastonati nella straordinaria cornice calcarea del massiccio del Mangart. Incredibile il verde abbagliante di queste acque che non hanno davvero nulla da invidiare ai laghi più famosi del Canada, ad esempio, come quelli visti lo scorso anno tra i parchi di Jasper e di Yoho. La vera sorpresa sarà raggiungere il Rifugio Zacchi, dove in una conca che pian piano degrada verso il lago, troverete ad attendervi mandrie di bellissime mucche grassocce e cavalli liberi. Questo contatto totale con la natura è quello che più di tutto mi manca e nello stesso tempo mi ha affascinato del Friuli.
Passeggiata in Val Saisera
Ho idea che sia una meta ideale durante l’inverno se si è appassionati di sci di fondo o di ciaspolate nella neve, ma anche d’estate la Val Saisera sa come mantenere il suo fascino permettendo passeggiate lungo sentieri ben segnalati e non necessariamente impegnativi da percorrere anche con bambini. Per arrivare da Tarvisio dovrete prendere una strada che passa all’interno di un paesino davvero grazioso nelle sue casette tipiche, Malborghetto.

Lago del Predil
A circa dieci chilometri da Tarvisio sorge il Lago del Predil, uno specchio d’acqua di origine glaciale e con una isoletta in mezzo che gli conferisce ancora più fascino e mistero. Come con il Lago d’Anterselva, anche la formazione del Predil non è scevra da leggende che legano avidità e durezza d’animo a punizioni divine. Si racconta che in una fredda notte di pioggia una donna con un neonato si aggirasse inutilmente in cerca di ospitalità in paese, famoso per la scontrosità degli abitanti. Solo una anziana coppia di poveri contadini diede loro cibo e riparo. Il giorno dopo la valle si svegliò completamente sommersa dalle acque del lago. A salvarsi solo la casetta dei contadini mentre della (Ma)donna e del bambino si persero le tracce. Il Lago del Predil si trova vicino a Cave del Predil, nella Val del Rio Bianco, nota già dall’età preromana per l’estrazione dello zinco e del piombo. Le miniere furono in attività fino al ’91, trasformando completamente il paesaggio circostante ed ebbero un ruolo fondamentale durante la Grande Guerra. Non lontano da qui, il Passo del Predil conduce direttamente in Slovenia. Ho trovato affascinanti alcune costruzioni belliche che ancora oggi sono visibili e visitabili (anche se potrebbero essere tenute meglio) insieme al Memoriale Austriaco.

Mangart: la strada panoramica più alta della Slovenia
Il Mangart è un poderoso massiccio calcareo che fa parte delle Alpi Giulie la cui vetta raggiunge quasi i 2700 metri di altezza. Si tratta di una strada a pedaggio per chi si inerpica con la macchina, mentre per gli escursionisti sono previsti due sentieri, uno su lato italiano, l’altro su lato sloveno, a seconda della vostra esperienza: quello italiano risulterebbe più facile anche se più ripido. Noi che ci definiamo “turisti della montagna” siamo saliti su in cima con la macchina fino ad arrivare al parcheggio dal quale si dipartono numerosi sentieri per ferrate panoramiche. Faceva freddo, c’era la nebbia e un po’ di pioggerella, eppure, nei rari momenti di cielo sereno la vista che spazia dalla Slovenia al Friuli è insuperabile. C’è un bel rifugio in quota circondato da greggi di pecore belanti per bere qualcosa di caldo, mentre a valle, proprio all’imbocco della strada dove vi chiederanno i soldi del pedaggio c’è una fattoria che produce e vende succo di mele fatto in casa e formaggi di capra e di pecora. Vale decisamente una sosta. Dista circa una mezz’ora di macchina da Tarvisio valicando il Passo del Predil.

Natura, storia, attività all’aria aperta. I nostri tre giorni a Tarvisio potrebbero essere riassunti così… E voi conoscete queste zone?
Non sono mai stata in Friuli, devo assolutamente rimediare!
Mi ispira tantissimo sia il santuario che il lago!
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Sono due tappe quasi obbligate se vai a Tarvisio, meravigliose! Ti auguro di vedere presto il Friuli perchè per noi è stata una vera sorpresa…
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Mio fratello ha vissuto in Friuli per un bel po’, peccato non aver avuto l’occasione di andare a trovarlo… mpf io e la mia mania di brevi fughe europee! Sarebbe stata un’ottima base per vedere questo territorio che mi confermi essere davvero interessante. Non ha nulla da invidiare al Trentino o alla Valle d’Aosta, guarda che colori quei laghi!
Che bello lo scorcio del Santuario con i monti alle spalle. Eh eh eh, il “vorrei abitare qui” è un gioco che faccio anche io, con l’aggiunta del “la mattina vengo a fare colazione qui”, “a pranzo in questo ristorante”, “cena in questo pub” ecc ecc ecc per poi scontrarmi con la realtà 😛 Ovviamente conosco (anche se solo di fama) il memoriale che hai fotografato, ma davvero sono tenute male le vestigia della Grande Guerra?
Buon fine settimana :*
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Mi ricordavo di tuo fratello in Friuli per un po’, è per questo che forse davo per scontato che conoscessi questi posti. La cosa bella del Friuli è che è bellissimo nonostante sia poco frequentato dai turisti, forse perchè meno pubblicizzato, meno “di moda”, chi lo sa….Ma ecco, hai perfettamente ragione quando dici che non ha nulla da invidiare al Trentino o alla Valle d’Aosta. Ho fatto una visita lampo in qualche fortino tra il passo del Predil e il Mangart, di quelli visibili dalla strada, alcuni ho idea che siano nascosti ad arte…Erano pieni di rovi, erbacce, in alcuni locali era difficile entrare per la spazzatura…Ci sono rimasta male, aldilà dell’inciviltà, credo che questi posti conservino una memoria storica ai miei occhi quasi sacra, mai li avrei lasciati così all’incuria e all’abbandono… Ti mando un abbraccio, Dani, buon fine settimana anche a te!
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Nooo cosa mi dici?! Erbacce e spazzatura in luoghi, come dici giustamente tu, dalla memoria “sacra”? Una cosa che indigna! 😦 Credevo che certi luoghi avessero più considerazione, soprattutto in regioni come questa. Ci sono state diverse occasioni (ponti e festività) per andare da mio fratello, ma una volta veniva giù lui e l’altra ero io che magari andavo fuori… quando si poteva viaggiare… bei tempi 😛
Ricambio l’abbraccio! 🙂
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Non conosco per niente queste zone ma mi hai convinta! Impossibile non farsi conquistare da questi paesaggi, e soprattutto è impossibile non giocare a “vorrei abitare qui, mangiare qui, fare la spesa qui” 😉 Anzi, mi hai fatto tornare in mente che dalle mie parti, in montagna, ci sono un paio di baite simili in cui ogni volta penso di trasferirmi. Ogni volta mi chiedo: riuscirei a vivere qui, lontana dalla città? E la risposta è sempre sì!
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Anch’io sai? Più passa il tempo più mi vedo isolata in qualche posto di montagna circondata da animali e poco altro. Ma come mai?! Ahahaha!!!
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Sono stata al Santuario del Monte Lussari e ai Laghi di Fusine, ma mai a Tarvisio. Purtroppo non conosco bene il Friuli Venezia Giulia perché sono stata solo un’estate nella parte bassa. Mi attirano molto le montagne friulane e la Carnia.
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Siamo stati in Carnia di ritorno dalla Slovenia. Te la consiglio proprio, per me rappresenta la montagna senza fronzoli, nuda e cruda, ancora infarcita di tradizioni millenarie affascinanti e poco, pochissimo turismo. Favoloso il Friuli! 😉
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Mai stata in Friuli, i laghi di fusine, da amante dei laghi mi piacciono tantissimo, bella la foto con le barchette. Il tuo articolo mi fa venire voglia di visitare il Friuli il prima possibile.
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I Laghi di Fusine sono uno splendore! Sono sicura che il Friuli vi piacerebbe molto!
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Che spettacolo!! Ho visto le foto di Tarvisio più volte, stamattina, e mi sono fiondata sul tuo articolo. Mi attira tutto tantissimo, specialmente i laghi di Fusine e le baite aperte di fine agosto, anche se io sono per la montagna d’inverno, più che d’estate. Messo un post-it nella mia testa 🙂
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Il fascino della montagna d’inverno, in effetti, non ha uguali 😉
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Ciao, finalmente riesco a connettermi e a commentarti.
Bell’articolo, Brava!
Ero molto curiosa perche Tarvisio è una delle zone in cui vivo e che amo tantissimo.
Brava ai centrato i luoghi assolutamente da non perdere… ci sono poi ancora tantissimi posti da scoprire nel tarvisiano… magari la prossima volta che vieni ci andiamo assieme!
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Magari Lorenza, tornare a Tarvisio sarebbe un sogno, specialmente con la neve! Ti ringrazio molto, un saluto!
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Non conosciamo per nulla questi territori, e devo dire che i paesaggi che offrono le alpi giulie sembrano davvero fiabeschi. Appena sarà possibile proveremo ad organizzare un bel week end seguendo i tuoi preziosi consigli.
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Ho trovato il territorio di Tarvisio affascinante …un bel weekend il prossimo inverno non ce lo toglie nessuno. Voglio vedere quei panorami con la neve, devono essere spettacolari!
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Ero dalle parti di Tarvisio solo 3 giorni fa! La scorsa settimana è caduta tantissima neve per cui domenica, col sole, c’era veramente un’atmosfera magica, molto natalizia! Purtroppo non si poteva salire in quota per il pericolo valanghe, quindi niente ciaspolate sul monte Lussari, ma anche stando solo a fondovalle non mancavano di certo le meraviglie da vedere, dalle belle camminate attorno a Caporosso/Žabnice, fino ai laghi di Fusine, parzialmente ghiacciati e circondati dagli alberi ricoperti dalla neve, col Mangart a dominare la vallata: un sogno, nonostante la temperatura fosse a -6°!
Sono zone molto belle sia d’estate che d’inverno e ancora relativamente poco turistiche. Purtroppo quest’anno ci sono molte limitazioni, inevitabili vista la difficile situazione, ma non posso che consigliarle per quanto torneranno tempi migliori! E poi da lì si va nella mia amata Slovenia in un batter d’occhio ed è una delle zone più belle e affascinanti della Slovenia! 😉
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Questa estate ne abbiamo approfittato per esplorare a fondo sia il Friuli che la Slovenia e siamo rimasti senza parole per la bellezza dei panorami, per il verde e la pace. Avrei difficoltà a scegliere un posto in particolare che mi è piaciuto della Slovenia, sai? Personalmente mi sono innamorata delle Grotte di Postumia, del lago di Bled e quello di Bohinj, ma anche di città come Lubiana e Maribor. Siamo stati proprio bene, davvero moltissima varietà per uno Stato così piccolo😍
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Da friulana (anche se residente all’estero) non potevo non entrare a leggere di questo viaggio ai confini tra Italia, Austria e Slovenia. Il Friuli, a mio avviso, è una terra ricca di bellezza che si nasconde dietro un’apparenza selvaggia e a tratti inospitale. Ma se si trova la giusta chiave di lettura, allora si entra in una realtà autentica e ricca di sfumature. Il vostro racconto rende davvero onore a Tarvisio e i suoi dintorni.
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Non è piaggeria, Raffaella, ma ci siamo davvero innamorati del Friuli, una regione che conoscevamo poco, ma dove già torneremmo volentieri! Tarvisio ha fatto breccia tant’è che ci piacerebbe tornare per vederla con la neve, ma devo dire che anche la zona della Carnia ci ha rubato il cuore. E poi vogliamo parlare di come si mangia in Friuli? 😉
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